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La malaria è una malattia estremamente sensibile al cambiamento climatico. L’aumento di precipitazioni, temperature e umidità, favoriscono la sopravvivenza di parassiti e zanzare e la conseguente trasmissione della malattia. La malaria è la principale causa di mortalità in Zambia, con quasi 4,3 milioni i casi e 50mila decessi all’anno. E’ responsabile di un quarto delle morti infantili e circa il 50% dei bambini affetti da malaria vengono ricoverati in sedi ospedaliere. I sintomi tipici, che compaiono solo alcuni giorni dopo il contagio, sono normalmente attacchi di febbre, nausea, mal di testa e alle articolazioni e un bambino sotto i 5 anni può morire in meno di 24 ore. L’Ospedale “Mtendere Mission” che si trova a Chirundu, nella parte meridionale dello Zambia, al confine con lo Zimbabwe, svolge un ruolo fondamentale nella cura di questa terribile malattia. L’Africa rappresenta l’epicentro della malattia dove si verifica il 98% dei 228 milioni di casi annuali, stimati sulla base dei dati raccolti nel 2018. Grazie agli sforzi effettuati per estirpare la malaria a livello globale, le zone in cui malattia è in grado di prosperare sono notevolmente diminuite, ma l’impatto del cambiamento climatico potrebbe alterare nuovamente gli ecosistemi e la geografia della trasmissione. (testo a cura di Luca Catalano Gonzaga).
Una selezione di fotografie dall’archivio di Luca Catalano Gonzaga è disponibile come stampe da collezione. L’obiettivo della vendita dele stampe è quello di contribuire alla realizzazione dei progetti fotografici di Witness Image, che narrano le grandi trasformazioni del nostro tempo.