The shifting sands of the Sahel

by Luca Catalano Gonzaga
Part of Child survival in a changing climate
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Il Sahel è una regione che separa il deserto del Sahara dalle terre più fertili dell’Africa nera, una lunga fascia semi desertica che corre dall’Atlantico fino al Mar Rosso. Il Sahel ha il secondo più alto tasso di crescita della popolazione nel mondo. Secondo le Nazioni Unite, la popolazione saheliana dovrebbe superare i 193 milioni di abitanti nel 2050. I cambiamenti climatici continuano a colpire in maniera molto significativa quest’area, provocando un calo dell’agricoltura, una modifica dello scorrimento di fiumi e dei corsi d’acqua con il loro insabbiamento continuo, un accentuazione della desertificazione ed uno spostamento massiccio di popolazioni (rifugiati climatici). Questa regione è attualmente una fra le più colpite dal problema della desertificazione, che non va visto solo come una questione di natura ecologica ma anche sociale, dal momento che genera disordini interni fra gli abitanti, aumenta l’immigrazione e circa 50 milioni di persone sono a rischio di sopravvivenza. (testo a cura di Luca Catalano Gonzaga).

  • Sahel, Burkina Faso 2010. Il Mare d’Oursi è un lago poco profondo nella regione di Oudalan, nel nord del Burkina Faso, su cui molte comunità fanno affidamento per l’approvvigionamento idrico. La regione del Sahel è una delle più colpite dal problema della desertificazione, che non deve essere vista solo come un problema ecologico ma anche sociale, visto che genera disordini interni tra gli abitanti, aumenta la migrazione e ospita circa cinquanta milioni di persone a rischio di sopravvivenza.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Famiglia in un momento di relax lungo il Mare d’Oursi. Con oltre il 70% della popolazione che vive con meno di 2 dollari al giorno, l’economia del Burkina Faso dipende fortemente dalle risorse naturali. Nelle aree del Mare d’Oursi circa 50.000 persone dipendono direttamente da risorse naturale dell’acqua.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Ragazza presso il villaggio di Markoye. Nel Sahel, oltre 5 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Donne che lavano vestiti lungo il fiume del villaggio di Markoye.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Una famiglia si diverte mentre lava un tappeto nel Mare d’Oursi. 12 milioni di persone, nella fascia dei paesi del Sahel, potrebbero risentire di una crisi nutrizionale e che la vita di 1,1 milioni di bambini potrebbe essere a rischio di malnutrizione acuta grave.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Nuovi dati del 2020, dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), hanno rivelato un peggioramento della situazione nutrizionale dei bambini in Burkina Faso, con oltre 535.000 bambini sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione acuta.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Donne lungo la strada per il villaggio di Markoye.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Secondo una previsione delle nazioni Unite, ben 60 dei 135 milioni di profughi climatici causati dalla desertificazione nel Sahel, entro il 2035 saranno costretti a spostarsi proprio dall’Africa subsahariana verso Nord Africa ed Europa.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Simà, 16 anni, raccoglie dell’acqua nei pressi del villaggio di Oursi.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Bambini che pescano lungo il fiume del villaggio di Markoye. La situazione nutrizionale dei bambini nella fascia del Sahel dell’Africa si è deteriorata in modo significativo negli ultimi decenni. Le scarse piogge hanno portato a un diffusa riduzione dei raccolti e alla perdita di bestiame, determinando a un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Villaggio di Markoye.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Il Sahel, è particolarmente incline alla desertificazione in quanto è un fragile ecosistema facilmente influenzato dai cambiamenti climatici e dalle attività umane.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Un pastore pascola le sue capre vicino ad una pozza d’acqua non ancora completamente prosciugata, nei pressi del villaggio Gorom Gorom. I pastori nomadi conoscono da sempre il fenomeno della siccità e da sempre riescono a gestirne le conseguenze. Il loro ruolo è importantissimo per l’economia locale: i pastori, infatti, riescono a contribuire a circa il 13% del PIL del loro Paese.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Gli agricoltori del Burkina Faso, e in particolare quelli che vivono nelle aree saheliane di questo paese, stanno affrontando un grave problema di sicurezza alimentare e un crescente impoverimento.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Un tronco d’albero morto vicino al villaggio di Markoye. A causa dell’innalzamento della temperatura, vi è un aumento di siccità durante la stagione delle piogge, che essendo già di breve durata, potrebbe, nei prossimi anni accorciarsi ancora.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Ritratto di bambina presso il villaggio d’Oursi. I bambini sono i meno responsabili del cambiamento climatico, ma porteranno il peso maggiore del suo impatto. Quasi 160 milioni di bambini, nel mondo, vivono in zone ad alta siccità e 500 milioni (quasi un quarto della popolazione mondiale di bambini) vivono in zone ad altissima presenza di inondazioni. Si prevede che entro il 2040 quasi 600 milioni di bambini vivranno in aree caratterizzate da condizioni di stress idrico estremamente elevato.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Nel Paese si registrano negli ultimi anni, una povertà diffusa, una scarsa scolarizzazione, un isolamento del territorio oltre una crescente instabilità politica che porta alla mancanza di investimenti per lo sviluppo.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Secondo le Nazioni Unite, in tutto il Sahel, gli aumenti di temperatura dovrebbero essere 1,5 volte superiori alla media globale. Circa 50 milioni di persone nel Sahel sono pastori il cui sostentamento dipende dall’allevamento del bestiame. Ma la siccità e le inondazioni innescate dai cambiamenti climatici stanno riducendo le loro terre, lasciando oltre 29 milioni di persone con insicurezza alimentare.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. L’area intorno al villaggio di Bani, sempre più colpita dalla desertificazione.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Veduta del villaggio di Bani. Il cambiamento climatico colpisce la regione saheliana dell’Africa attraverso gravi variazioni delle precipitazioni, carenza d’acqua e bassa resa agricola.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Un bambino dorme nel letto del fiume prosciugato sulla strada dal villaggio di Gandefabou a Djibo. La crescita demografica di questa zona è costante ed il numero di bambini è molto elevato. Il cambiamento climatico continua a influenzare in modo significativo nella regione del Sahel, causando una diminuzione dell’agricoltura, un cambiamento nel flusso di fiumi e corsi d’acqua e il loro continuo insabbiamento, l’intensificazione della desertificazione e il massiccio movimento di popolazioni come rifugiati climatici.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. La malaria è un grave problema di salute pubblica in Burkina Faso. Sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti notevoli progressi nel controllo della malaria con l’aumento degli interventi di prevenzione e cura della malaria, molti residenti del Burkina Faso sono ancora a rischio di infezione. In Burkina Faso, secondo i dati statistici 2016 del Système National d’Information Sanitaire (National Health Information System), la malaria è il principale motivo di consultazione (43,4%), ospedalizzazione (44,6%) e morte (21,8%).. Le donne incinte e i bambini sotto i 5 anni sono gli obiettivi più vulnerabili.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Un bambino che cammina nel letto del fiume prosciugato sulla strada per il villaggio di Gandefabou. La popolazione di questa zona è in costante aumento e il numero di bambini è molto elevato. Sono loro le principali vittime del cambiamento climatico e della desertificazione nella regione del Sahel.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Un gruppo di donne che calpestano le patate dolci. La farina di igname è un alimento ampiamente utilizzato in Burkina Faso. Il Sahel è una lunga striscia semi-desertica che si estende dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso. I cambiamenti climatici, che colpiscono quest’area, provocano un’intensificazione della desertificazione e un aumento della povertà.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Le regioni settentrionali del Burkina Faso, come tutta la fascia del Sahel, soffrono da decenni le conseguenze della desertificazione, del degrado del suolo e dei sempre più frequenti periodi di siccità.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Un pastore con le sue gregge vicino al villaggio di Markoye, nella regione di Oudalan. Circa 50 milioni di persone nel Sahel sono pastori il cui sostentamento dipende dall’allevamento del bestiame.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. In Burkina Faso, oltre il 40% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Nel Sahel, oltre 5 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Villaggio di Djibo, Ritratto di ragazza.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. In Burkina Faso, 80% of the population lives on agriculture and livestock. In one of the poorest countries in the world, the effects of climate change cause even more hunger and threaten its inhabitants’ subsistence.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Il Burkina Faso, un Paese senza sbocco sul mare nell’Africa occidentale, ha oltre un milione di sfollati interni, il 60% dei quali sono bambini e 3,3 milioni soffrono di grave insicurezza alimentare.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Costruzione di una diga nei pressi del Mare d’Oursi. Il Sahel, dove il degrado ambientale è stato molto rapido, ha portato alla scomparsa di ampie distese coltivabili.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Donne che prelevano l’acqua da un pozzo, lungo la strada per il villaggio di Bani. Il cambiamento climatico ha portato nel Sahel forti ritardi nella stagione delle piogge e questo ha compromesso foraggi e zone di pascolo.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Contenitori per l’acqua lungo la strada per il villaggio di Bani. L’agricoltura, settore che occupa un cittadino su tre, è minacciata dal cambiamento climatico. L’innalzamento delle temperature che sta colpendo con più violenza i territori del Sahel.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Un momento di riposo nel villaggio di Oursi. La siccità mette a dura prova le sorti di una popolazione che dipende dall’agricoltura e dall’allevamento.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Il Sahel è una delle aree più povere al mondo, dove negli ultimi 10 anni è aumentata enormemente l’insicurezza alimentare.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Ragazza in una miniera d’oro nel Nord del Paese. Le donne e bambini si occupano della frantumazione delle pietre e la polvere, che si deposita ovunque, è altamente nociva per la loro salute.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Sana, 13 anni, nella sua capanna nel villaggio di Oursi. Il cambiamento climatico e il degrado ambientale stanno contribuendo allo sfollamento e alla migrazione, con l’Africa subsahariana che registra 86 milioni di migranti climatici.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Alhousseini, 6 anni, come molti altri bambini di Bani, lavora nella miniera controllando le pietre estratte per individuare granelli d’oro. Con l’aumento della desertificazione nella regione del Sahel , in Burkina Faso, intere famiglie sono impiegate nelle miniere d’oro in condizioni disumane e nella completa mancanza di sicurezza, per sopravvivere alla povertà.
  • Sahel, Burkina Faso 2010. Una madre e suo figlio all’ingresso della moschea Bani. Le temperature nel Sahel sono proiettate a crescere a un ritmo superiore di 1,5 volte rispetto alla media globale, spingendo il termometro fino a 3-5 gradi centigradi in più rispetto agli standard (già pari a 35 gradi) entro il 2050.

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