South Sudan: strength in fragility

by Luca Catalano Gonzaga

Una frattura nella frattura che affonda le radici nella colonizzazione britannica in Africa centrale. E’ la storia del Sud Sudan che dopo aver proclamato l’indipendenza nel 2011 si trova oggi a dover gestire un conflitto armato iniziato il 15 dicembre del 2013 che col passare degli anni non ha smesso di aggravarsi. I dati parlano di una situazione fuori controllo in uno Stato letteralmente fallito:1 milione 792mila rifugiati oltre frontiera, 2 milioni di sfollati nel Paese, oltre 5 milioni di persone vittime della crisi alimentare su una popolazione che ne conta 12 milioni, circa 50mila civili e militari morti negli scontri. In questa palude sembra impossibile uscirne perché nessuna delle fazioni vuole scendere a compromessi con l’avversario. Così la rivalità etnica e politica tra l’attuale presidente Salva Kiir Mayardit (appartenente ai dinka) e il suo ex vice Riek Machar (di etnia nuer) – che non ne riconosce la legittimità – tiene in ostaggio un intero popolo condannandolo alla miseria. Il fotografo Luca Catalano Gonzaga, pone l’attenzione sull’attuale crisi che pervade il Sud Sudan, con il progetto South Sudan: strength in fragility, dove si concentra sulle persone ancora più deboli, ovvero coloro che hanno disabilità fisiche e psichiche e che non possono lasciare i loro villaggi, situati in aree problematiche. In queste aree opera l’organizzazione Light for the World, nel quadro della risposta umanitaria finanziata dalla Fondazione Nando and Elsa Peretti. (Testo di Sebastiano Caputo).