Rewilding Cervo Italico

by Luca Catalano Gonzaga

Il Cervo Italico, un tempo diffuso in gran parte della penisola, è stato progressivamente decimato a causa della trasformazione degli habitat e della caccia, fino a ridursi a pochi individui isolati nella Riserva Naturale Statale “Bosco della Mesola”. Grazie alle misure di tutela introdotte dal Corpo Forestale dello Stato (ora Carabinieri Forestali), che gestisce l’area, questa sottospecie è riuscita a sfuggire all’estinzione. Oggi, la conservazione a lungo termine di questa popolazione di cervi è minacciata da diversi fattori, tra cui la scarsità numerica e l’alto tasso di consanguineità, oltre alla competizione con il daino che, se presente in gran numero, può ridurre l’accesso alle risorse vitali per i cervi. Attualmente, la popolazione conta circa 300 esemplari. Recenti studi genetici hanno evidenziato il valore di questo prezioso nucleo, riconosciuto negli ultimi anni come una sottospecie unica. Per garantire un futuro a questa popolazione, è stata individuata una nuova area adatta alla reintroduzione: il Parco naturale regionale delle Serre, in Calabria, dove la competizione con altri ungulati selvatici è minima. L’obiettivo è reintrodurre un numero sufficiente di individui per garantire la sopravvivenza della popolazione nel lungo periodo. Avviato nel 2023 dal WWF (World Wildlife Fund), il progetto di ripopolamento è realizzato in collaborazione con il Parco delle Serre, i Carabinieri Forestali, la Regione Calabria, l’Università di Siena e Dream Italia, e mira a preservare e rafforzare questa specie unica. Questo reportage, parte di un progetto più ampio denominato “Wildlife and Community Survival”, è promosso da Witness Image, finanziato dalla Fondazione Nando ed Elsa Peretti, e supportato dal WWF Italia. (testo di Luca Catalano Gonzaga).