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Sebbene la pandemia di Covid-19 sia ancora in corso, volendo alzare lo sguardo al futuro prossimo, che cosa cambierà nella gestione della nostra salute? Quale sarà il protocollo sanitario da seguire fino a quando non avremo un vaccino o una cura risolutiva? I cittadini e gli operatori sanitari della maggior parte dei Paesi industrializzati stanno affrontando la più grave pandemia del secolo. La crisi innescata da Coronavirus sta mettendo a dura prova, oltre che l’efficacia e l’accessibilità alla sanità pubblica, la sua resilienza. Ovvero, la capacità del sistema di adattarsi efficacemente ad uno shock improvviso o a un cambiamento repentino. Caratteristica indispensabile per sostenere un’emergenza che potrebbe prolungarsi nel tempo e ripetersi nel nostro futuro. Da queste riflessioni nasce il progetto fotografico “La Sanità Pubblica al tempo del Coronavirus” di Luca Catalano Gonzaga, dove si vuole raccontare come sono cambiate le regole di comportamento e di protezione nell’accesso alle strutture sanitarie, sottolineando l’importanza di costruire modelli sanitari capaci di adattarsi alla crisi. La fotografia rappresenta un linguaggio universale, il suo racconto, spesso più delle parole, può coinvolgere ad un livello profondo l’opinione pubblica, restituisce a chi la guarda l’anima più autentica della straordinaria professionalità e umanità cui gli operatori sanitari sono chiamati quotidianamente nel rapporto con i pazienti, reso ancora più complesso da norme che ne delineano necessariamente il distanziamento. Attraverso l’occhio e la sensibilità di Luca Catalano Gonzaga, si vuole narrare il cambiamento avvenuto nei vari reparti dell’Ospedale San Camillo Forlanini, attraverso i suoi protagonisti: i medici, gli infermieri e gli ausiliari.