Life in the slum of Dhaka

by Luca Catalano Gonzaga

Secondo una ricerca delle Nazioni Unite, il 95% della crescita demografica mondiale riguarda, nei prossimi 2 decenni, i Paesi in via di sviluppo. Oggi 1 miliardo di persone vivono negli slum delle grandi città del terzo mondo ed ogni anno se ne aggiungono 27 milioni. La situazione più grave si registra in Asia, in particolare a Dhaka in Bangladesh. Quest’ultima conta 12 milioni di abitanti di cui 3 milioni vivono negli slum, enormi quartieri di baracche con pareti in stuoie e tetti in lamiera ricostruiti dopo ogni stagione delle piogge. Gli abitanti delle baraccopoli devono fare i conti ogni giorno con la mancanza di infrastrutture di base come acqua potabile, fognature e strutture igienico-sanitarie, inquinamento e migrazione costante. Entro 10 anni Dhaka raggiungerà 20 milioni di abitanti e sarà, insieme con Bombey, Tokyo, New York, Mexico City e Seoul, una tra le 6 più grandi città del mondo. (testo a cura di Luca Catalano Gonzaga).

  • Dacca, Bangladesh 2009. Madre e figlio nella baraccopoli di Girani Khal Manda. Tre milioni di persone vivono in enormi bassifondi: baraccopoli, fatte di lamiere di ferro e plastica scartata, senza elettricità, gas o acqua.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Un treno diretto alla stazione di Tongi, passa accanto alla baraccopoli di Kawran Bazar. L’inquinamento dell’acqua e dell’aria causato da una cattiva gestione dei rifiuti e del traffico pone seri rischi per la salute.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Kawran Bazar, lungo la ferrovia che attraversa la periferia di Dhaka. Gli incendi a Dhaka, in particolare nei bassifondi, sono comuni. A causa dei materiali da costruzione delle baraccopoli, altamente infiammabili, (legno e bambù) gli incendi si accendono e si diffondono facilmente, specialmente durante la stagione calda e secca.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Kawran Bazar, lungo la ferrovia che attraversa la periferia di Dhaka. Gli incendi a Dhaka, in particolare nei bassifondi, sono comuni. A causa dei materiali da costruzione delle baraccopoli, altamente infiammabili, (legno e bambù) gli incendi si accendono e si diffondono facilmente, specialmente durante la stagione calda e secca.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Vista della baraccopoli del bazar di Kawran, dove centinaia di persone vivono lungo le linee ferroviarie.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Una donna che si è appena svegliata nella baraccopoli di Kawran Bazar, lungo la ferrovia che attraversa la periferia di Dhaka. Le persone vivono senza acqua corrente in un ambiente antigenico. Le case sono fatte di sacchetti di plastica, bambù e carta cartone. La maggior parte degli abitanti delle baraccopoli si guadagna da vivere tirando i risciò, mentre molti conducono la propria vita pulendo le condutture fognarie e i tombini della società cittadina.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Pulizia mattutina nello slum di Kawran Bazar, lungo la ferrovia che attraversa la periferia di Dhaka. Un treno passa ogni 30 minuti e i bambini minori che vivono nelle baraccopoli su entrambi i lati delle linee ferroviarie spesso cadono vittime di incidenti perché non sono in grado di comprendere il pericolo.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Kawran Bazar.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Kawran Bazar. L’estrema povertà delle baraccopoli induce le famiglie a mandare i propri figli a lavorare in lavori pericolosi e a basso salario, poiché per sopravvivere contano sul reddito finanziario dei bambini.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Vita quotidiana nella baraccopoli di Kawran Bazar, lungo la ferrovia che attraversa la periferia di Dacca. Daily life at Kawran Bazar slum, along the railway that crosses Dhaka suburbs.
  • Dhaka, Bangladesh 2009. Karwan Bazar slum. Only 18 percent of children go to informal schools. According to a UNICEF poll (2012), 9.5 percent of the children living in slums die before turning five years old.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Un bambino sta giocando sui binari del Kawran Bazar.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Kawran Bazar. La città di Dhaka ha più di 5.000 baraccopoli abitate da circa quattro milioni di persone. La baraccopoli è priva di infrastrutture e servizi di base e sono costantemente minacciate di sfratto.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Kawran Bazar. Per i bambini che vivono nelle aree degradate, la vita è difficile e spesso pericolosa, con alti tassi di malnutrizione, abbandono scolastico, matrimoni precoci, lavoro minorile e abusi.
  • Dhaka, Bangladesh 2009. A family in their home in the Kawran Bazar slum, along the railway that crosses Dhaka suburbs.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Una donna mentre dorme in un vagone abbandonato alla stazione ferroviaria di Kamalapur.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Stazione ferroviaria di Kamalapur. Molte persone emarginate trovano rifugio per la notte.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Stazione ferroviaria di Kamalapur. Molte persone emarginate trovano rifugio per la notte.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Prostituta che fissa il suo trucco nel bordello di Daulatdia.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di prostituta nel bordello di Daulatdia.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di prostituta nel bordello di Daulatdia.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Lungo il fiume Buriganga. Oggi il fiume è terribilmente tossico; il governo del Bangladesh stima che ogni giorno nelle sue acque vengano rilasciati circa 21.000 metri cubi di acque reflue industriali non trattate. Secondo Human Rights Watch, i residenti nelle baraccopoli vicine soffrono regolarmente di febbre, malattie della pelle, problemi respiratori e diarrea.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Pulizia del corpo lungo il fiume Buriganga, nelle prime luci dell’alba. Le acque del fiume sono diventate tra le più inquinate al mondo a causa dei rifiuti chimici e della mancanza di servizi igienici.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Momento di gioco lungo il fiume Buriganga.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Panoramica del fiume Buriganga. La qualità dell’acqua si sta deteriorando rapidamente a causa dell’inquinamento da fonti industriali e la situazione diventa particolarmente allarmante durante la stagione secca
  • Dacca, Bangladesh 2009. Char Kaliganj, baraccopoli e casa di uno dei più grandi cantieri navali dell’Asia.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Il cantiere navale di Kaliganj. Lavoratori salgono su navi alte su scale fatiscenti o passeggiano lungo i bordi alti dei ponti delle navi, l’unica cosa che impedisce loro di cadere è il proprio equilibrio. Gli infortuni sono comuni sul sito, ma il brusio dell’attività non si ferma.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Il cantiere navale di Kaliganj impiega circa 15.000 lavoratori a circa $ 5 al giorno, sia per abbattere enormi navi da trasporto sia per creare nuove navi dalle parti.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Cantiere navale di Kaliganj. Circa 26 cantieri navali sono operativi sulle rive del fiume Buriganga, dove vengono costruite da 40 a 50 navi e oltre 500 navi riparate ogni anno.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Cantiere navale di Kaliganj.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Nel cantiere navale di Kaliganj, i lavoratori utilizzano attrezzature di saldatura per strappare enormi pezzi di metallo dalle navi.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Nel cantiere navale di Kaliganj, i lavoratori utilizzano attrezzature di saldatura per strappare enormi pezzi di metallo dalle navi.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Nel cantiere navale di Kaliganj, i lavoratori utilizzano attrezzature di saldatura per strappare enormi pezzi di metallo dalle navi.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Nel cantiere navale di Kaliganj, i lavoratori utilizzano attrezzature di saldatura per strappare enormi pezzi di metallo dalle navi.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Cantiere navale di Kaliganj. In questa nazione di 168 milioni di persone, gran parte delle terre basse è accessibile via barca. I fiumi sono la linfa vitale del Bangladesh e la forte crescita economica negli ultimi anni ha alimentato maggiori investimenti in navi nuove e più grandi.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Un operaio al cantiere navale di Kaliganj.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di lavoratore presso il cantiere di Kaliganj.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di lavoratore presso il cantiere di Kaliganj.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di lavoratore presso il cantiere di Kaliganj.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di lavoratore presso il cantiere di Kaliganj.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Panoramica della baraccopoli di Girani Khal Manda. Gli abitanti delle baraccopoli devono fare i conti ogni giorno con la mancanza di infrastrutture di base come acqua potabile, fognature e strutture igienico-sanitarie, inquinamento e migrazione costante.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Due donne curano un anziano nella baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Orfanotrofio presso lo slum di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Kawran Bazar. I bambini che vivono negli slum urbani, spesso hanno scarso accesso alla scuola.
  • Dacca, Bangladesh 2009. All’alba, una famiglia dorme nella baraccopoli di Kawran Bazar. Circa 12.000 persone vivono in 3.000 baracche nello slum di Kawran Bazar, che è stato installato su entrambi i lati della linea ferroviaria.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Uscita da scuola nella baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Una fabbrica tessile della baraccopoli di Girani Khal Manda. Un terzo dei bambini che vivono negli slum trascorrono più di 60 ore settimanali lavorando illegalmente, molti dei quali impiegati dall’industria di produzione di vestiti.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Una fabbrica tessile della baraccopoli di Girani Khal Manda. Un terzo dei bambini che vivono negli slum trascorrono più di 60 ore settimanali lavorando illegalmente, molti dei quali impiegati dall’industria di produzione di vestiti.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Una fabbrica tessile della baraccopoli di Girani Khal Manda. Un terzo dei bambini che vivono negli slum trascorrono più di 60 ore settimanali lavorando illegalmente, molti dei quali impiegati dall’industria di produzione di vestiti.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Facendo scorrere del tempo nella baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Madre e figlio nella loro casa nella baraccopoli Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Sobborgo di Girani Khal Manda. Si stima che oggi Manda abbia 100.000 residenti, molti dei quali vivono in piccole baracche con telai di bambù e tetti di lamiera ondulata.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Giocando nella baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Un giovane ricicla la plastica per guadagnare qualche taka nella baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Baraccopoli di Girani Khal Manda. Dacca ha 12 milioni di abitanti, di cui 3 milioni vivono in baraccopoli, enormi aree fatte di tuguri con pareti opache e tetti rivestiti di latta che vengono ricostruiti dopo ogni stagione delle piogge.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Una ragazza cuce nella baraccopoli di Girani Khal Manda..
  • Dacca, Bangladesh 2009. Momento di preghiera. Il Bangladesh è la terza nazione a maggioranza musulmana al mondo dopo Indonesia e Pakistan.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Madre e figlio nella propria dimora presso la baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Giocare all’aperto, nelle strade della baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di bambini nella baraccopoli di Kawran Bazar.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di bambino a Kawran Bazar slum. Più della metà della popolazione della città baraccopoli sono bambini. Esse devono affrontare difficoltà su base giornaliera che includano la fame, scarso accesso ad acqua pulita, elettricità, sanità, istruzione e protezione insufficienti.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di bambini nella baraccopoli di Kawran Bazar.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di bambini nella baraccopoli di Kawran Bazar.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di un abitante della baraccopoli di Girani Khal Manda.
  • Dacca, Bangladesh 2009. Ritratto di bambini nella baraccopoli di Kawran Bazar.

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