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In Liberia, compagnie internazionali stanno acquisendo oltre 1,5 milioni di acri di terra, causando problemi per le comunità locali, tra cui la perdita della loro terra, fonti di reddito e l’impatto negativo sull’ambiente. Una di queste compagnie è la multinazionale Equatorial Palm Oil (EPO), accusata da diverse organizzazioni non governative di disboscamento illegale di terreni e di non aver consultato o supportato le comunità locali. Molte delle acquisizioni di terreni in Liberia sono state effettuate durante la guerra civile del paese e nel periodo successivo, quando il Governo era debole e incapace di regolamentare efficacemente le transazioni immobiliari, spesso senza il consenso delle comunità locali e con poco o nessun indennizzo. Inoltre il lavoro minorile è un problema significativo nell’industria dell’olio di palma in Liberia. I bambini vengono impiegati per compiti come la pulizia del terreno, la piantagione e la raccolta dei frutti di palma e il trasporto di carichi pesanti. Vengono anche utilizzati per compiti pericolosi come l’utilizzo di macchinari e l’utilizzo di sostanze chimiche. La povertà e la mancanza di regolamentazione del lavoro sono alcune delle ragioni principali di questo fenomeno. A Buchanan, in particolare, ci sono stati gravi violazioni dei diritti umani nell’industria dell’olio di palma, tra cui lo sfratto forzato delle comunità locali, la distruzione delle loro case e terreni agricoli e lo sfruttamento dei lavoratori, tra cui i bambini. (Testo di Luca Catalano Gonzaga).