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Nel terzo millennio ci sono ancora uomini, donne e bambini che si affidano alla provvidenza prima ancora della sorte, sopra una piccola imbarcazione, per attraversare il Mar Mediterraneo. La questione migratoria è prima di tutto una tragedia umanitaria. Nella narrazione mediatica di questa nuova Odissea, di stretta attualità visti i molteplici e quotidiani sbarchi dalle coste nordafricane, manca il più delle volte l’anima del racconto: lo svolgimento. Quali sono le vicissitudini, le angosce e le passioni profonde che muovono queste persone? Cosa accade in questo mare che ogni giorno si divora vite umane? E chi le riporta in superficie? Il progetto “Sea gives, sea takes” di Luca Catalano Gonzaga, unico fotografo al mondo ad avere la possibilità di salire a bordo di tutti i mezzi della Guardia Costiera Italiana (navi, elicotteri, aerei, motovedette), racconta in modo autentico la drammaticità di questo fenomeno migratorio che sposta interi popoli da una parte all’altra dell’emisfero, ma soprattutto mette in evidenza le diverse fasi di soccorso in mare: dall’avvistamento dell’imbarcazione in avaria, stipata spesso fino all’inverosimile, alla delicata fase di accostamento fino al salvataggio. (testo a cura di Sebastiano Caputo).