IWITNESS raccoglie 69 fotografie scattate dal fotografo Luca Catalano Gonzaga nell’arco degli otto anni che ha trascorso in giro per il mondo a documentare, con il supporto della Fondazione Nando and Elsa Peretti, le conseguenze dei cambiamenti climatici sull’ambiente e la vita delle persone che lo abitano; a raccontare le storie di popoli dimenticati o mai rappresentati; a denunciare vecchie e nuove forme di sfruttamento; e a svelare la tragedia umana del fenomeno migratorio e l’urgenza umanitaria che ci richiama lungo le rotte mediterranee. Di questo lungo viaggio, che ha portato Luca Catalano Gonzaga ad attraversare l’Asia e l’Africa per poi riapprodare nel Mar Mediterraneo, si possono tirare molti fili e più bilanci. Ma c’è una costante di cui l’occhio del fotografo è testimone e che tiene insieme realtà geografiche e culturali anche assai distanti tra loro: la sofferenza delle donne. Ancora oggi, ovunque nel mondo, sono le donne e le bambine a pagare il prezzo più alto in termini di violazione dei diritti umani fondamentali. Prime vittime tra le vittime, le donne sono anche quelle più inconsapevoli dei propri diritti negati.
IWITNESS segue il filo rosso della condizione femminile nel mondo. Tra le protagoniste e testimoni delle foto di Luca Catalano Gonzaga ci sono le giovani lavoratrici di mattoni, spesso minorenni, in India e in Nepal, costrette a spostare pietre per ore e ore sotto il sole caldo dell’Asia minore; le donne schiave in Mauritania, vere e proprie prigioniere domestiche; le ragazze che vivono negli slum di Dhaka, in Bangladesh, venditrici involontarie del proprio corpo nell’unico Paese musulmano al mondo dove la prostituzione è legalizzata; le vedove dell’Iraq e Afghanistan che hanno perso il marito o i figli in guerra; le rifugiate ambientali del Sahel e del Bengala, emigrate a causa dei danni provocati dal sistema produttivo globale o ancora per l’innalzamento del mare e la desertificazione; le donne che attraversano il Mar Mediterraneo in una piccola imbarcazione, con in braccio i propri bambini, alla ricerca di una vita dignitosa; quelle che subiscono la violenza dell’espropriazione forzata delle loro case in Cambogia; le donne disperate in uno dei più grandi campi profughi dell’emisfero, quello di Dadaab in Kenya, un inferno dove manca il cibo e l’acqua; le malate di AIDS o di malaria in Zambia, che vivono in condizioni di forte emarginazione sociale e stigma; le donne Batwa costrette a lasciare il proprio habitat naturale tra le foreste del Rwanda a causa dello sfruttamento turistico. Ed infine le donne del Sud Sudan, principali vittime della mancanza di cibo e a maggior rischio di abusi e violenze in quella che è, ad oggi, una delle crisi umanitarie più gravi al mondo.
IWITNESS mette la potenza delle immagini a servizio della denuncia delle violazioni profonde delle libertà fondamentali delle donne. Non è un passaggio di testimone: questa mostra chiama in causa lo spettatore affinché la consapevolezza di quelle violazioni possa diventare azione concreta per la tutela dei diritti umani delle donne e delle bambine, che sono parte integrante, inalienabile e indivisibile, dei diritti umani universali.